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La Battaglia dei Cinque Eserciti
(troppo vecchio per rispondere)
napoleone
2005-09-24 11:23:17 UTC
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LA BATTAGLIA DEI CINQUE ESERCITI

23 novembre anno 2941 T.E.

Nei capitoli finali de Lo Hobbit, Tolkien ci narra una grande battaglia
campale, la prima, in ordine di pubblicazione, di molte altre.

Per la prima volta Tolkien ci presenta un grande scontro che contrappone le
forze del bene riunite (Uomini, Elfi, Nani, Aquile e.. un hobbit) e le forze
dell'oscurità (Orchi, mannari, pipistrelli).
Tutto nasce dal diffondersi della notizia della caduta del drago Smog e
della relativa liberazione della Montagna Solitaria e del suo tesoro. Oltre
a questo alcune mosse, molto importanti, traggono la loro origine da episodi
precedenti di diversi anni e che trovano nuova causa scatenante nel
passaggio della compagnia dei Nani e Bilbo.

Gli Antefatti.
Ognuna delle componenti che si trovano alla battaglia è mossa da differenti
motivazioni: gli Uomini, al seguito di Bard, capo degli arcieri di
Pontelagolungo e futuro Re di Dale, vi giunsero per chiedere il bottino di
Smog in riparazione della distruzione della loro città e per l'uccisione del
drago dovuta allo stesso Bard; gli Elfi del Reame Boscoso, al seguito del
loro re Thranduil, per ottenere parte dell'antico tesoro; i Nani dei Colli
Ferrosi, al seguito di Dain Piediferro, loro signore, in appoggio del loro
parente Thorin, asserragliato, insieme alla sua compagnia all'interno della
Montagna.
Le motivazioni del fronte avverso sono invece differenti: gli Orchi, sotto
il comando di Bolg, si stavano riunendo, già con molto anticipo rispetto
alla battaglia, presso Gundabad, con l'intenzione di conquistare con un
unico colpo di mano, tutte le terre nord-orientali, vendicando così la
sconfitta subita ad opera dei Nani nella guerra del 2790/99 T.E. conclusasi
con la clamorosa sconfitta di Nanduhirion davanti alle porte di Moria, dove
trovò la morte Azog, padre di Bolg, per opera di Dain (lo stesso Azog che
aveva ucciso Thror II, nonno di Thorin ed ultimo Re Sotto la Montagna). La
miccia che diede però l'avvio finale ai preparativi degli Orchi fu l'
uccisione del Grande Orco da parte della Compagnia di Thorin.

Le Forze In Campo.
Ne Lo Hobbit, a differenza di altre opere, non abbiamo un eccessiva
attenzione nei particolari quali date e numeri; pertanto, le cifre che
seguono (eccetto alcune) non possono essere ritenute completamente
attendibili.

Elfi: un migliaio tra arcieri e soldati, senza precise indicazioni di
armamento o specialità (si ricorda come spesso, nelle guerre passate gli
Elfi silvani si siano dimostrati poco pratici sia di grandi scontri che di
armamenti pesanti [si veda le numerose perdite durante la Guerra dell'Ultima
Alleanza]).
Uomini: circa duecento Uomini d'arme, nella maggior parte, probabilmente,
arcieri o armati di "lunghe spade".
Orchi, mannari e pipistrelli: un vasto esercito (non vengono indicate cifre
ma possiamo supporre un esercito di molto superiore a quello avversario).
Nani: oltre alla compagnia di Thorin (i quali per armarsi hanno a
disposizioni le vecchie armerie di Erebor), giungono circa "cinquecento Nani
pronti a tutto" dai coli Ferrosi, sotto la signoria di Dain, armati con
usberghi in maglia di ferro fino al ginocchio, schinieri metallici, elmo e
calzature metalliche, scudo circolare, spada corta e ognuno con una pesante
gravina a due mani (piccozze con chiodo da un lato e lama dall'altro); oltre
a ciò possiamo ritenere (e lo stesso Tolkien lo dice) che fossero i Nani
migliori al servizio di Dain, per costituzione ed esperienza (avevano
percorso duecentocinquanta miglia di marcia con armi e fardelli a tappe
forzate).

Prima della Battaglia.
Subito prima della battaglia vera e propria troviamo un a situazione già
critica e sull'orlo dello scontro: mentre Thorin è rinchiuso, dietro un
massiccio muro di pietra facilmente difendibile, nel salone d'ingresso della
Montagna le truppa degli Elfi e degli Uomini sono acquartierate nella piana
antistante l'ingresso, sulla sponda orientale del fiume Fluente, tra questo
e le pendici del braccio sud-occidentale della montagna stessa (alla cui
estremità si trova la torre di guardia di Collecorvo). Possiamo inoltre
ritenere, da alcune affermazioni di Bard successive all'arrivo di Dain, che
molti dei suoi Uomini, arcieri in particolare, si trovino sulle pendici
della Montagna che sovrastano la sponda occidentale del fiume.
I Nani dei Colli Ferrosi arrivano da sud-est, con lo scopo di entrare nella
Montagna, dovendo quindi chiedere (o ottenere) il passo davanti all'
accampamento esterno, per poter attraversare il fiume.
In questo momento le truppe degli Elfi sono impreparate a causa dell'
indecisione di Thranduil e i Nani decidono di attaccare frontalmente senz'
alcun segnale.
Improvvisamente giunge una grande oscurità, il cielo si copre di nubi
temporalesche fermando le mosse di ognuno e Gandalf prende la parola
annunciando l'arrivo di Orchi e mannari e convocando un repentino concilio
di guerra.
Orchi e mannari, al contrario, si erano radunati prima presso Gundabad e
poi, attraversando i Monti Grigi erano scesi da nord, sotto le nubi di un
grande temporale e le ali di una nuvola di pipistrelli.

La Battaglia.
Al concilio partecipano Bard, Thandruil e Dain; resta,invece, estraneo ai
fatti Thorin e la sua compagnia, che a causa della formazione della stretta
valle non hanno una completa visione degli eventi. Le decisioni prese
portano allo schieramento degli Elfi sullo sperone sud-occidentale della
Montagna, con punto estremo Collecorvo, mentre i Nani di Dain e gli Uomini
di Bard prendono posizione su quello opposto, presidiandone, questi ultimi,
il limite meridionale.
All'irrompere degli Orchi nella Valle, la loro avanguardia (formata da Orchi
montati su mannari) dove fronteggiare solo un leggero schermo di fanteria,
schierato con l'unico scopo di rallentare l'avanguardia avversaria per
permettere l'ammassamento degli Orchi dietro ad essa ed, così, un loro più
compatto ingresso tra gli speroni rocciosi che ne avrebbe limitato le
possibilità di manovra e l'afflusso di rinforzi. La resistenza viene
respinta facilmente e molte sono le perdite fra gli Uomini che la
compongono. Appena gli Orchi si approssimano in direzione della porta gli
Elfi scoccano una pioggia di frecce e si scagliano giù dalle pendici
occidentali caricando i nemici, appena l'attacco raggiunge le file
avversarie anche le truppe dei Nani si scagliano con impeto (nanesco) all'
attacco all'urlo di "Dain!" o "Moria!". Le prime compagini vengono respinte
e massacrate, gli stessi mannari, impazziti, si rivoltano e portano lo
scompiglio fra il loro stesso schieramento. Intanto, sul campo imperversano
i grandi pipistrelli, volando intono alle teste di Elfi e Uomini ed
accanendosi su feriti e caduti.
In questo momento, mentre s'incominciano a respingere gli Orchi verso l'
imbocco della valle giungono, attraverso i sentieri della Montagna altre
schiere di Orchi che attaccano alle spalle le forze di Elfi, Nani e Uomini
(possibilità già temuta durante il consiglio di guerra), costringendoli a
ritirare truppe dallo scontro principale e perdendo così terreno. La
parziale ritirata verso gli speroni rocciosi dà agli Orchi lo spazio di far
affluire nuove forze: giungono truppe fresche, carica una schiera di mannari
e avanzarono le stesse guardie di Bolg con il loro capitano.
La situazione è disperata ma proprio in questo momento dall'ingresso della
Montagna, distrutto il muro, compare Thorin con i suoi dodici compagni,
armati con le migliori e le più magnifiche tra le armi e le armature. "A me!
A me o miei consanguinei!" L'urlo di Thorin Scudodiquercia che si scaglia
contro il centro dell'esercito avversario sbaragliandone le prime file;
immediatamente si uniscono a lui tutti i Nani di Dain ed anche Uomini ed
Elfi ne seguono l'avanzata irresistibile che mette in fuga i mannari e si
spinge fino contro le guardie del corpo di Bolg. Ma, a causa della rapida
avanzata, la carica di Thorin è rimasta sguarnita sia di una copertura ai
fianchi che di una retroguardia, venendo così facilmente accerchiata. I
compagni schierati sugli speroni sono impossibilitati ad accorrere in loro
aiuto, essendo già impegnati su due fronti, e l'urto con le guardie di Bolg
è durissimo, Thorin cerca di aprirsi la strada fino a lui ma non vi riesce.
Cade ferito da molte lance, lo scudo spezzato e introno a lui Fili e Kili,
suoi nipoti; gli altri superstiti (in maggioranza Nani) si chiudono a
cerchio su di una piccola altura pronti ad una resistenza ad oltranza,
quando da occidente giungono le Aquile, numerosissime sul vento occidentale
che aveva aperto alla luce del tramonto uno spiraglio tra le nubi: si
scagliano contro gli Orchi che imperversano sui sentieri della Montagna,
rendendola sicura e permettendo ai difensori di scendere in aiuto di Thorin.
Nonostante ciò, però, gli alleati restano in inferiorità numerica e a nulla
varrebbero i loro sforzi se non arrivasse Beorn, da sud-ovest, in forma di
gigantesco orso, il quale si scaglia nella mischia terrorizzando i nemici e
portando in salvo il corpo di Thorin, per poi ritornare nella mischia fino a
spezzare la resistenza della guardie di Bolg e ucciderlo. Con la morte del
loro capo le truppe di Orchi si sbandano, ritirandosi in diverse direzioni:
molti muoiono nel fiume Fluente, altri nelle Paludi o cercando di
attraversare Bosco Atro. Al risveglio di Bilbo (svenuto all'arrivo delle
Aquile) quasi tutti i soldati validi sono ancora impegnati nell'
inseguimento, dopo il quale solo un quarto degli Orchi avrebbe fatto ritorno
alle montagne.

Le Conseguenze.
Dopo la vittoria nella Battaglia dei Cinque Eserciti venne ricostituito il
regno di Erebor ed anche la signoria di Dale, loro signori erano Dain nuovo
Re Sotto la Montagna e Bard. Vaste ricchezze furono distribuite ai signori,
tra cui Thranduil Re degli Elfi silvani ed il re delle Aquile venne
incoronato da Dain, siglando un patto di eterna amicizia. Gandalf tornò ad
ovest delle Montagne e con lui Bilbo che ottenne numerose ricchezze ed
onori.
Molto più importanti sono le conseguenze a lungo termine, che si proiettano
fino alla Guerra dell'Anello: oltre all'eliminazione di Smog e della sua
tremenda potenza distruttiva, con la vittoria davanti a Erebor i popoli
liberi poterono garantirsi una grande sicurezza in tutte le terre del nord
grazie alle grandi perdite degli Orchi. Inoltre Dale ed Erebor diventarono
due importanti baluardi che mostrarono la loro importanza durante l'attacco
al Nord portato da Sauron allo scadere della Terza Era.

napoleone, Eomund Maresciallo del Mark

bibliografia:
Lo Hobbit, J.R.R.Tolkien, Euroclub
Lo Hobbit annotato, D.A.Donaldson, Bompiani
Il Silmatillion, J.R.R.Tolkien, Euroclub
The Encyclopedia of Arda (interactive edition)
L'Atlante della Terra di Mezzo, K.W.Fonstad, Bompiani
gwenaeth
2005-09-24 11:30:57 UTC
Permalink
Una sola parola: complimenti ^_^
--
Gwenaeth Aeliromë
Easterling

"Alcuni di essi erano già segretamente assudditati a Morgoth, e giunsero
su sua chiamata; ma non così tutti, e se vennero fu perché la fama del
Beleriand, delle sue terre e acque, delle sue guerre e ricchezze, correva
in lungo e in largo, e in quei giorni i mobili piedi degli Uomini erano
sempre volti a occidente."

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
napoleone
2005-09-24 11:56:40 UTC
Permalink
Post by gwenaeth
Una sola parola: complimenti ^_^
lushingato.
^__^


napoleone
"The path of glory lead but to grave"
Gray
Glorfindel
2005-09-24 15:37:47 UTC
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Post by napoleone
Il Silmatillion, J.R.R.Tolkien, Euroclub
Cavolo non vale tu c'hai della roba inedita che io non ho! Sono rimasto al
SilmaRillion...
--
Glorfindel (Autocrazia, Kzin)
Sarnamalle 255, Utumno
#75 deI FeSTosi - #9 dell'Erthad Edhellen
Famiglia Cotton, Benevagienna (CN)
ICQ #75832639
napoleone
2005-09-24 16:15:14 UTC
Permalink
Mentre schiavizzavo venti emanuensi nel mio castello di Aldburg
Post by Glorfindel
Post by napoleone
Il Silmatillion, J.R.R.Tolkien, Euroclub
Cavolo non vale tu c'hai della roba inedita che io non ho! Sono rimasto al
SilmaRillion...
eh, mica tutti hanno fonti così, Il SilmaTillion è una nota discipilinare
interna all'ordine degli Istari sui "casini" gestiti da Gandalf.
Me lo ha portato Eomer come regalo di natale dopo la presa di Isengard.
--
napoleone
"The path of glory lead but to grave"
Gray
Tarabas Hunnaur
2005-09-25 16:08:56 UTC
Permalink
Post by napoleone
LA BATTAGLIA DEI CINQUE ESERCITI
[CUT]

Rinnovo i complimenti e l'invito al raffinamento anche qui. :-)
Mae aur!
--
Tarabas Hunnaur - 10° deI FeSTosi
"Non scrivo mai di ciò che ho visto, ma solo di ciò che ho sognato."
Lord Dunsany
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